Mostra di Nicola Nunziata e Joachim Schmid
Museo di Fotografia Contemporanea
02.12.2012 Villa Ghirlanda, Via Giovanni Frova, 10, 20092 Cinisello Balsamo MI
In queste due mostre se da una parte l’autore tedesco Joachim Schmid riscatta le fotografie dei luoghi per così dire anonimi e tratta le immagini come oggetti ai quali poter estirpare la loro esistenza originale, dall’altra l’autore italiano Nicola Nunziata distoglie lo sguardo dal senso rappresentativo delle immagini di Viaggio in Italia, ridandoci nelle sue riproduzioni uno spessore più profondo e un rapporto esistenziale delle fotografie stesse.
L’autore tedesco ci sommerge di un’infinità di fotografie ritrovate in giro per il mondo. Non è il primo che realizza ricerche di questo tipo, ma lui lo fa in modo tecnico, sistematico, quasi scientifico. Prende fotografie che sono state fatte da altri, per la maggiore fotografie di sconosciuti, che sono state perse o semplicemente buttate via, ritagli di giornali conservati e poi rielaborati e in fine il web come fonte inesauribile per le sue collezioni. Sono raccolte che rappresentano una specie di riordinamento concettuale, ma forse sarebbe meglio dire una rilettura, una specie di riflessione sulle sue singole raccolte. Ripropone un patrimonio visivo a volte drastico se guardiamo la collezione delle foto tessere tagliate in due. Esposti nella mostra ho potuto adocchiare una quantità abbastanza inusuale di libri, libricini e libroni, con fotografie di ogni sorta, ritratti ai quali il volto è stato cancellato dai pixel, una raccolta di negativi stampati in bianco e nero corrosi dal tempo che si vede che li ha trovati buttati da qualche parte. Immagini interessanti, raccolte un po buffe e simpatiche, immagini che non mi hanno detto molto, comunque mi è sembrato di vedere un autore, un editore, che cerca in tutti i modi di prendere liberamente tutto ciò che il mondo gli offre come immagine per rielaborare un concetto visivo. Potrei concludere dicendo che usa le fotografie come se fossero delle lettere per mettere in luce un nuovo punto di vista, critico e riflessivo.
Roberta Valtorta e Joachim Schmid →
Da questa posizione, nel senso, seduto davanti al computer, mi arriva la notizia di questa mostra intitola “Come esiste quello che esiste” di Nicola Nunziata. Vedendo i soggetti delle foto che sono riproduzioni delle fotografie di Viaggio in Italia, il lavoro ideato da Luigi Ghirri insieme ad una serie di fotografi che oggi sono tra i più noti d’Italia, non mi sono posto domande, la prima cosa che mi passata per la mente è stata che banalità sarà mai questa, con un seguito infinito di borbottii.
Dopo aver visto la mostra fisicamente, nel senso che mi sono alzato da questa sedia, ho preso i mezzi necessari per arrivare a Cinisello Balsamo e guardarmi ampiamente le sue foto, posso dire che mi sbagliavo, una volta arrivato era come se non fosse tanto per vedere le immagini, ma per assaporarle, gustare la ruvidezza della carta, l’ingiallimento dei residui rimasti dei nastri adesivi, le note scritte a matita, immagini piene di particolari che si vede che sono colti con amore. Il fatto di conoscere le fotografie di Viaggio in Italia, diversamente nelle riproduzioni di Nicola Nunziata è come se potessero rivelare non più le immagini dei nostri amati fotografi, ma ci ripropone un amore diverso, fotografie come oggetti intimi, oggetti completamente spogli se non dai segni del tempo, riproduzione di una natura morta con un significato più vivo.
← Nicola Nunziata
Quando chiesi a Nicola Nunziata se potevo fargli un ritratto vicino a alle sue foto, si è reso subito disponibile, ha preso un filo dalla tasca e si è messo in posa come se stesse misurando una cornice. Questo gesto mi ha confermato il suo atteggiamento d’artigiano, scrupoloso, affettivo nella realizzazione del suo lavoro.