Intelligenza Artificiale: Creatività e Riflessioni sul Futuro
Le persone hanno timore delle capacità di una “intelligenza artificiale”.
È vero, la paura dell’intelligenza artificiale spesso nasce dall’ignoranza o dalla percezione di una mancanza di controllo. Ma, come si sa, chi ha lasciato un segno nella storia ha saputo utilizzare la propria mente in modo critico e creativo, sfruttando al meglio gli strumenti del proprio tempo.
Anche a me ha cercato di raccontare balle quella furbacchiona di AI, ma basta sapere riformulare cosa si vuole chiedere. Poi si approfondisce, mettendo in gioco quella bella cosa che abbiamo sopra le spalle. Ahimè, coloro che sono stati grandi in questo mondo lo sono stati perché hanno avuto la capacità di interagire con la propria testa.
Ogni volta che uso questa faccina 😜, richiama immediatamente alla mente l’iconica foto di Einstein che tira fuori la lingua: un simbolo di genialità, ma anche di irriverenza verso le convenzioni. Forse è proprio questo l’atteggiamento giusto da avere verso l’innovazione: una certa dose di audacia e ironia.
Il problema sorgerà sicuramente per coloro che non hanno mai sfruttato questa interazione e per quelli che si rifiuteranno di farlo.
È molto probabile che tutte quelle persone che, “per cause o per necessità”, si erano adagiate in futili mansioni dovranno, d’ora in avanti, riadattarsi a quella cosa così meravigliosa chiamata creatività umana. È triste dirlo, ma, da un lato, la società dovrà recuperare anni di una sorta di speranza che si accovacciava sotto le coperte. Dall’altro, dovranno esserci delle forze comuni che, riunendosi intorno a un tavolo, porteranno a una ridiscussione totale di tutto l’assetto sociale.
E se avremo successo, sarà perché avremo evitato le guerre, accettando una parte di ciò che avremmo voluto per intero.