Héctor Bianciotti
La ricerca del giardino
Nell’anno 1997, periodo in cui ero in Argentina per un viaggio conciliatorio tra me e la mia terra, ho letto il libro di “Hector Bianciotti – La busca del jardín – 1978” (La ricerca del giardino).
Il capitolo di questo libro “fotografia” parla di un’immagine descritta in una rivista femminile acquistata mensilmente da una delle zie del personaggio di questo racconto, “un ragazzino” che scopre in questa fotografia una bellezza lontana dalla sua realtà quotidiana: “Deserto della Pampa Argentina”. Questa fotografia conduce il pensiero del ragazzo su un immaginario che egli insegue come destino (la figura esteticamente bella di una donna con un vestito rosso) distogliendolo dallo sguardo su quella quotidianità che lo circonda che è alquanto grottesca nella sua innocente visione e riportandolo a un tempo ormai passato di quel bambino diventato uomo che racconta con nostalgica verità l’intreccio di vicissitudini della memoria nella ricerca di un giardino.
Un racconto che mi fece comprendere profondamente l’essenza dell’Esilio. Compresi che il luogo dove si nasce e nel quale si iniziano a fare i primi passi, le prime esperienze, molte volte non è il luogo assegnatoci come destino. Può capitare nel crescere e nel maturare che ciò che ci circonda susciti una determinata irrequietezza interiore, come se la terra in cui sono poggiati i piedi non è altro che un profondo abisso, il sentire con la vaga sensazione che lo sguardo è sempre stato puntato all’orizzonte, un voler vedere oltre la linea demarcata dalla terra e dal cielo alla ricerca di una possibile scoperta, verso un qualcosa, una forma, un’immagine, un significato alla vita, un giardino nel quale Abitare.
28 02 2011 [...]