Giovanni Chiaramonte "Lo sguardo a Occidente"
Le fotografie di Giovanni Chiaramonte non hanno bisogno di essere spiegate, così come le fotografie di ogni grande fotografo.
La fotografia vive di una realtà elevatasi dal oggetto fotografato, vive come Opera finita, guardare l’alba e dire “che bell’alba” vuole affermare ciò che vedo, ma minimizza ciò che è nella sua interezza, un’infinità di sensazioni, non espresse e inesprimibili, lo scrittore può cercare di dare una spiegazione sensibile da ciò che vede tracciando una mappa nella quale approssimarsi ad un punto di vista, riportando l’occasione ad avvicinare un nuovo sguardo, come un turista che genera e formula sensazionalmente un paesaggio.
Quando incontri le fotografie di Chiaramonte esse stesse affluiscono come una meraviglia, tramutano nell’interno la sensazione di qualcosa che esiste da tempo, qualcosa di reale, nessuna domanda ulteriore se non quella della luce che genera una poetica nella quale il fotografo si è confrontato, interrogando se stesso nell’intimità del proprio essere.
Questa è forse l’unica domanda “La Luce”. […]